"Messer de' conti di Via Lattea, il Cielo,
m'inchino, deferente, dianzi a voi!"-
-pensai, vedendolo co' nunzi suoi-
dietro, è madonna; chiusa in ampio velo. 4
Ei, del bel Giglio, a udirNe il Verbo, in stelo-
-dottor (che porta) al Fiore, Reame a noi,
alia, per via de' Calzaioli; poi
va a la chiesina, di fervore e zelo. 8
A capo chino e mani giunte, io
tonaca e cuffia, la Commedia in mano,
loro osannavo, del bel Dio clemente; 11
indi, al pio vico de' la torre uscìo
parlando in modo verecondo e piano,
quali signori, tra la eletta gente... 14
...gloria mirai, su 'elli, di lontano. 15
Uno dei conti della Via Lattea incedeva, solenne ed angelico, per Via de' Calzaioli, nella città del Giglio. Avanti lui, i nunzi, soavi ed arpeggianti; dietro, madonna l'umiltà, benigna e celata nel manto del raccoglimento nel proprio uomo. Voltarono al Corso alle case de' Cerchi, poi, nuovamente a destra, sotto l'arco del vicolo di Santa Margherita d'Antiochia, nella quale fu solita orare devotamente, quale purissima in clausura divina, madonna Beatrice de' Portinari, figlia di messer Folco e di Licia de' Caponsacchi, nel secolo decimoterzo. Quindi, messer de' Conti della Via lattea uscì, beatificato, e seguito, da lontano, dal poeta dello stile, novo e dolce, deferente onori a tali degnissimi.