Appoggiato il pennello alla tela
nella cornice di punti interrogativi
sarebbe strano se ci fossero
i tre lampi nella notte prevertiana,
od esplodesse la linea retta
di chi cerca l’imperfezione
negli endecasillabi di un tappeto
disteso nell’attesa di un sonetto?
Se il cavalletto affonda i piedi nel buio
– considerando le nature morte –
cosa urla la meraviglia delle tinte?
Tracciare due linee semicurve
per dire “Siamo noi gli interruttori
d’un frullo d’ali confuso nell’incolore…”
guga
(9 Febbraio 2018)