Nuccina ha scritto:certo sono due cornici diverse dello stesso quadro che è il treno.
Un po' come la vita che è diversa a secondo da quale prospettiva si vede.
La seconda classe sarà piu colorita e variopinta, parla una lingua mista tra dialetto, italiano e lingue straniere, magari in tasca non avranno la carta di credito, ma molti avventori hanno in comune
con quelli della prima classe il fatto che siano pendolari, che viaggiano per il loro lavoro, giornalmente o settimanalmente, a differenza della prima classe i viaggiatori della seconda fanno comunella, si raccontano ed in un certo senso alleviano i loro pensieri.
In prima classe si è taciturni, ognuno con i propri pensieri, qualcuno penserà di essere licenziato da lì a poco per la ristrutturazione gerarchica, qualcuno avrà timore della concorrenza sul mercato che lo aspetta, altri dipenderanno dalle notizie che leggeranno sul web....tutti stretti nel loro abito scuro, cappotto scuro, cravatta in tinta. Prigionieri anche loro come quelli della seconda classe.
un saluto.
Nuccia
Cara Nuccina, ogni tanto ci si legge, ed è un piacere, giusto come dici tu, le classi dei treni non fanno più differenza, prigionieri del tempo attuale si è tutti, con in più nella classe zero la solitudine, che non fa condividere, e tenere tutto per sé è un dolore che corrode pian piano e ti porta spesso a scelte estreme, e troppe ne ho viste in questi ultimi anni.